fender jazz bass 1970 di Nicola Fiorotto - vintage possibilities
fender jazz bass 1970 di Nicola Fiorotto - vintage possibilities
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Da quando sono stati “inventati” i bassi fender quelli con custom color sono sempre stati i più desiderati. Se si parla poi di vintage, i custom color rappresentano gli esemplari più ricercati. Mentre negli anni 60 l’offerta di colori era ricca al passaggio dei ‘70 i colori custom si sono ridotti di molto a vantaggio delle classica finitura sunburst e della “nuova” – introdotta per la prima volta nel 1970 – finitura “natural”, che farà da padrone per tutti gli anni 70 (e Marcus Miller ne sa qualcosa). Ebbene i colorati nei 70s erano principalmente nero, bianco e alcuni superstiti e rari custom color traghettati dagli anni 60 (si veda tabella ). A questi si aggiungono in seguito il mocha brown e il blonde. Solo i jazz venivano proposti con la cosidetta matching headstock, ossia la paletta dello stesso colore del corpo. Questa combinazione “matching” è ancora più rara.
Fender's Original Custom Colors | |||||||
Color | Paint Type |
Org. Dupont Number |
Org. Ditzler/ PPG Number |
Replacement Dupont# |
Fender Years |
Car Years |
Car Make |
Lake Placid Blue metallic | Lucite | 2876-L | 11711 | 882-91242L | 60-73 | 58 | Cadillac |
Daphne Blue | Duco | 2804 | 12742 | 246-91999 | 60-65 | 58 | Cadillac |
Shoreline Gold metallic | Lucite | 2935-L | 21722 | 882-92654L | 60-65 | 59-60 | Pontiac #WA2553 |
Olympic White | Lucite | 2818-L | 8144 | 886-92227L | 60-80 | 58-62 | Cadillac |
Burgundy Mist metallic | Lucite | 2936-L | 50536 | 882-92697L | 60-65 | 59 | Oldsmobile |
Inca Silver metallic | Lucite | 2436-L | 31425 | 882-56303L | 60-65 | 57-59 | Chevy Corvette #WA2608 |
Fiesta Red | Duco | 2219-H | 70618 | 246-59548H 93-59548Z |
60-69 | 56 | Ford Tbird #M0530 |
Dakota Red | Duco | 2590-H | 70757 | 246-90723H | 60-69 | 58 | Cadillac |
Blue Ice metallic | Lucite | 4692L | 12164 | 181-97547 | 65-69 | 65-66 | Ford #M1269 |
Firemist Silver metallic | Lucite | 4576L | 12883 | 65-71 | 64 | Cadillac #WA3263 | |
Firemist Gold metallic | Lucite | 4579L | 22422 | 65-71 | 64-65 | Cadillac #WA3264 | |
Charcoal Frost metallic | Lucite | 4618L | 32390 | 181-97334 | 65-69 | 65-66 | Lincoln #M1744 |
Ocean Turquoise metallic | Lucite | 4607L | 12893 | 181-97323 | 65-71 | 65 | Mercury #M1731 |
Teal Green metallic | Lucite | 4297L | 11921 | 882-83482L 181-17008 |
65-69 | 65-68 | Lincoln #M1070 |
Black | Duco | 1711 | 9000 | 60-84 | all yrs | all makes | |
Sonic Blue | Duco | 2295 | 11475 | 246-59593 | 60-72 | 56 | Cadillac |
Shell Pink | Duco | 2371 | 21108 | 93-59842 246-59842 |
60-63 | 56 | Desoto |
Foam Green | Duco | 2253 | 41940 | 246-59234 | 60-69 | 56 | Buick |
Surf Green | Duco | 2461 | 42068 | 93-90147 | 60-65 | 57 | Chevy |
Sherwood Green metallic | Duco | 2526-H | 42038 | 202-90844H 181-15170 |
60-65 | 57 | Mercury #M0760 |
Candy Apple Red | n/a | none | none | none | 63-73 | n/a | n/a |
Color | Paint Type |
Org. Dupont Number |
Org. Ditzler/ PPG Number |
Replacement Dupont# |
Fender Years |
Car Years |
Car Make |
Sarà l’influenza psicologica del colore raro, sarà che son belli davvero anch’io ho sempre subito il fascino del “colorato” .
Proprio per questo quando ho visto l’annuncio di vendita di questo meraviglioso jazz del 1970 LPB matching headstock in condizioni quasi pari al nuovo non ho esitato un secondo a prendere in mano il telefono e a chiamare.
Il giorno dopo ero su un treno per Roma a visionare e prendere il basso.
G.P., il proprietario mi attendeva alla Tiburtina forse già con un piccolo rimorso per la vendita che si accingeva a fare.
G.P. lo acquistò dal Nanni di Musicarte nel 1970, appena uscito dal suo imballo.
Quel giorno del 1970 erano arrivati 2 bassi dagli Stati Uniti: due jazz bass nuovi fiammanti uno candy apple red e uno lake placid blue. Entrambi con matching headstock. Il CAR viene acquistato dal bassista di un noto gruppo musicale italiano dell'epoca mentre il LPB da G.P.
G.P. portò in permuta come usato un ampli FBT 50w ed un basso Hofner cosiddetto da "98" (perchè costava appunto 98 mila lire). Il resto a rate da studente, così sulla fiducia (che tempi!). Lo suonò intensamente per quattro-cinque anni e poi lo ripose nella sua custodia perché, lavorando come pilota di elicottero nei Vigili del Fuoco, non aveva più né tempo né modo di suonare. Lo riprese nei primi anni '80 ma diventò un "Precision Guy" in quanto quel suono gli era più affine .
Il basso rimane così ad attendere....Il colore col tempo è cambiato in un bel verde metallizzato.
Quando ho visto il basso me ne sono innamorato immediatamente. Mi ha anche molto colpito la sua storia e le storie affascinanti di G. e del suo mestiere.
E' arrivato con una custodia polverini, io l'ho completato con una custodia originale americana dei primi anni 70.
Per quel che riguarda la costruzione del basso devo dire che è uno degli esemplari anni 70 meglio costruiti tra quelli che ho visto. Evidentemente il fatto che fosse un modello custom ha portato ad una maggiore attenzione nella fabbricazione. In particolare l’accoppiamento manico/tasca è con gap molto stretto mentre ad esempio nel mio jazz del 71 ci passa comodamente una carta di credito.
Il manico è più spesso rispetto a quanto si possa riscontrare nei modelli di fine anni 70 e personalmente lo preferisco.
La vernice col tempo ha cambiato di colore diventando verde. Presenta qui e là piccole crepe, fenomeno tipico di queste vernici. A parte questo è in condizioni pari al nuovo.
La data sul tallone del manico non è quasi più leggibile , i pickup sono datati 1970 mentre i potenziometri sono datati 1966 (nel 1966 la Fender acquistò un ingente stock di potenziometri e li usò fino al 68 su tutti i bassi trascinandosi su alcuni esemplari anche del 1970). La cavità dei potenziometri è stata verniciata con vernice conduttiva. Il basso non presenta comunque alcun rumore quando attaccato all’amplificatore.
Il ponte ha la famosa vite lunga del SOL nata per compensare l’arretramento del ponte introdotto nel 1970 causato a sua volta dall’arretramento del pickup posteriore (che conferisce il classico suono funky dei jazz anni 70).
Le meccaniche ancora perfettamente funzionanti portano il logo Fender senza “®” (introdotta poi dal 1972).
Personalmente adoro il suono del jazz con i volumi dei pickup full in quanto ne esce un suono più aggressivo con un minimo di distorsione. Per chi vuole un suono più morbido basta abbassare il volume di poco.
Ho montato sul basso delle Labella flat 0.45 con le quali si riesce ad ottenere un’action bassa.
Il basso è ben bilanciato con i suoi 4 kg. Spesso in esemplari troppo leggeri si ha un minimo di “neck diving” cosa completamente assente in questo esemplare.
Il suono è quello del jazz anni 70: pieno di medi e con gli alti cristallini. La tastiera in palissandro conferisce un attacco più morbido anche adatto al blues oltre che al rock e il funky.