fender precision 1972 di Nicola Fiorotto (vintage possibilities su fb)

 
Fender precision bass 1972 (articolo di Nicola Fiorotto)
 
 
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Pensavo di aver preso questo basso a Nashville, invece mentre mi accingevo a scrivere questo pezzo, verificando le ricevute originali, mi sono reso conto che è stato comprato a Swansboro nella Carolina del Sud.

In Italia abbiamo il mito della fender e quando vediamo un pezzo vintage ci poniamo quasi in adorazione. Negli USA invece, dove di questi bassi ne girano molti di più, il vintage anni 70 è un’opzione e addirittura molti non addetti ai lavori alla vista di un vintage pensano solo a qualcosa di “vecchio”.

Ebbene quando lo ho incontrato questo basso non stava nella vetrina di un negozio specializzato ma era in conto vendita presso un negozio che vende strumenti musicali e armi usate... certi negozi ormai li trovi solo negli USA rurali e fanno capire quali possano essere le passioni più viscerali degli americani (beh chi non ha mai pensato ai propri strumenti come ad un arsenale....!).

Il basso apparteneva ad un musicista professionista (D M F) ormai in pensione, affetto da artrosi e non più in grado di suonare. Il figlio non era interessato alla musica e quindi pensò di ricavarci qualche soldo. Che il basso avesse suonato era chiaro. Vernice opacizzata dal fumo delle bettole della Carolina, stickers con iniziali sul battipenna, quà e là adesivi, parti consunte della vernice riprese con smalto nero......Sorprendentemente i frets erano in ottimo stato.

Parlando con il commesso del negozio ne è venuto fuori che è stato sempre usato con delle flatwound , di qui il buono stato della tastiera. Corpo in ontano leggerissimo (3,3 kg) e con un ottimo bilanciamento (raro nei bassi così leggeri).

Con tanta pazienza, olio di gomito e pasta lucidante da carrozziere ho tolto la colla degli adesivi e ridato luce alla vernice (purtroppo non ho foto dopo il "trattamento"). Il "restauro" è stato completato dalla sostituzione di uno dei potenziometri, non originale, con uno nuovo di tipo corretto per marca, anno e settimana (fortuna sfacciata a trovarlo).

Il basso mi è stato venduto con la card di garanzia originale, il libretto di istruzioni ed una tracolla dell’epoca.

Il thumbrest (poggiadito) ad un certo punto è stato spostato da sotto il Sol a sopra il Mi con 2 fori supplementari su battipenna e corpo. Ricordo che nelle produzioni fender il thumbrest viene spostato da sotto il SOL a sopra il MI nel 1974 e contemporaneamente viene modificata la foratura del battipenna. Altre caratteristiche dell’epoca sono la vite lunga di regolazione della sella del SOL (necessaria per poter garantire la corretta intonazione della corda resa difficile dal fatto che nel periodo 70-73 il ponte era stato spostato più indietro sia nel jazz che nel precision) e lo scasso nel body per alloggiare pickup e controlli che risulta ancora diviso in 2 scassi distinti (dal 1974 i due scassi diventano un tutt’uno). Il manico riporta ancora la data nella forma: codice modello, prime tre lettere del mese e ultime due cifre dell’anno, seguite da una sigla che indica il tipo di manico (si veda per dettagli il pezzo sul precision del 1976 mocha brown). Già dal 1974 il metodo per datare il manico cambia diventando molto più complesso e ad oggi non ancora decifrato completamente. A tal proposito si vedano i seguenti articoli di Greg Galliano.

http://www.ggjaguar.com/neckcode.htm

http://www.ggjaguar.com/neckcode2.htm

 

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