Sire V7 Marcus Miller

Sire V7 Marcus Miller

 

http://www.sire-usa.com/

 

 

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La prima volta che ho visto questo strumento ho pensato subito ad una produzione super costosa, per l' anatomia del basso e anche perché c'era un artista di calibro internazionale che faceva la promozione.

La logica dei grandi numeri sulle produzioni industriali a volte porta a dei risultati che sono veramente degni di nota, in questo caso a metterci la faccia è il grande musicista americano Marcus Miller che insieme a Sire ha cominciato l'avventura nel panorama molto aggressivo degli strumenti musicali low cost.

La scommessa di Sire è partita nel 1998 in America come negozio di strumenti online per poi passare ad una produzione propria come brand internazionale, proponendo prodotti di buona qualità molto versatili e con un prezzo veramente adatto a tutte le tasche.

La produzione degli strumenti avviene in Cina o Indonesia in fabbriche appositamente implementate per la produzione di questo marchio, non sfruttano (a dir loro) la collaborazione di industrie già conosciute per la produzione di strumenti musicali.

A distanza di pochi mesi il V7 Marcus Miller è diventato una realtà a livello mondiale è proposto solo con la vendita online e solo in certi negozi (di solito grandi) e attualmente è probabilmente diventato il punto di riferimento per stabilire un rapporto qualità prezzo vantaggioso, il viaggio è appena cominciato ed è già arrivato a qualcosa di incredibile, pensandoci deve essere proprio un prodotto valido per aver ottenuto un successo tale in barba alle altre major che producono strumenti da una vita.

In questo caso lo strumento è arrivato con la custodia morbida compresa, già come prima impressione sembra un prodotto molto ben realizzato, l' action è fenomenale, il settaggio è stato fatto a regola d'arte e a livello estetico con i blocchi sulla tastiera è veramente molto piacevole, anche il resto dello strumento sembra molto ben realizzato, la paletta invece non incontra i miei gusti, ma alla fine è un dettaglio.

Questo modello in questa colorazione ha il body in ontano, risulta abbastanza leggero per essere un 5 corde siamo infatti a 4,5 kg, la verniciatura non fa trasparire in quanti pezzi è fatto il corpo, ma è uniforme e ben realizzata sembra anche non molto spessa e il body facendo suonare le corde vibra molto bene e suona anche da spento, abbiamo nel top 2 pickup single coil passivi, un bel battipenna a tre strati con un'evidente scasso per la regolazione del truss rod veramente ben realizzato che si accoppia, con la placca in acciaio cromato dei controlli, perfettamente.

Sulla basetta metallica abbiamo una serie smisurata di controlli composta da 5 pomelli di cui due doppi e uno switch che consente allo strumento una varietà di suoni che onestamente ho visto solo in produzioni dai 1000 euro in su.

Il ponte è abbastanza semplice, ma le sellette sono molto ben realizzate e hanno un disegno abbastanza personale e si regolano con una brugola finalmente non da microchirurgia, il tutto dal disegno pulito e cromato, tra l'altro le corde hanno la possibilità di essere montate sia true body che direttamente sul ring del ponte (scelta non convenzionale per strumenti di questo prezzo).

Nel retro trovano spazio gli scassi per le batterie, due da 9 V (altra scelta veramente degna di strumenti delle migliori produzioni) con accesso a clip, facilmente sostituibili e tra l'altro realizzate senza sbavature.

La placca del manico è no logo e il manico è innestato al body perfettamente, non ci sono sbavature, non c'è spazio sembra che sia veramente incastonato, il manico con un profilo a C veramente molto comodo è un pezzo unico di acero ed ha il binding color avorio, i blocks in finto abalone e un settaggio degno degli strumenti di liuteria, tastiera in palissandro, scala 34, intercorda 18 (circa) meccaniche aperte di disegno classico, 20 tasti, la linea della paletta come detto in precedenza è discutibile ma si tratta di qualcosa di solo estetico.

Il disegno dell'insieme è sicuramente ispirato pesantemente al Fender Jazz Bass con la posizione di pick up in stile anni 70 per cui si sono ispirati al meglio.

Passiamo ora alla descrizione dell'elettronica dello strumento, diciamo che è abbastanza complicata solo prima di capirla.

Partiamo dalla sinistra cioè il potenziometro concentrico più vicino al manico, si tratta del controllo del volume generale (la parte più alta) e dei toni (in passivo) la ghiera alla base.

Il secondo potenziometro corrisponde al selettore pick-up ponte-manico, gli altri tre potenziometri servono quando lo strumento è in modalità attiva (preamplificata) e sono gli alti i medi con pot concentrico per medio alti e medio bassi e i bassi, abbiamo veramente una completa equalizzazione on board, chiude la spiegazione lo switch a due posizioni, molto semplice capire il funzionamento, serve per selezionare la modalità attiva o passiva, nel retro della basetta troviamo l' elettronica e i cavi disposti in una maniera abbastanza ordinata, i cavi del pickup sono telati (come quelli dei vecchi vintage).

Al contrario di molti strumenti di nuova produzione posso nel preamplificatore aggiungere o togliere frequenze, che dire, dopo un attimo di sconcerto perché qualsiasi cosa tocchi cambia il suono e ne modella sempre di nuovi, si rimane entusiasti della versatilità e del timbro dello strumento veramente degno di essere pagato almeno il doppio (ma anche di più) del suo prezzo.

Degno di nota e il fatto che il volume anche in passivo è veramente notevole e che la famosa quinta corda, che mette in crisi un sacco di strumenti economici, su questo suona veramente bene ed è molto ben bilanciata, il settaggio spettacolare fa sì che non ci siano note morte, tutto il manico suona bene, si hanno dei bei riferimenti anche per i principianti con i blocks segna tasti, comodo anche lo string retainer che aiuta anche i meno esperti nel momento del settaggio o del cambio corde, incredibile da dirsi ma sembra tutto perfetto.

Descrivere il suono di questo strumento risulta diciamo così molto difficile in quanto grazie alla versatilità della preamplificazione on board dotata come detto precedentemente di un equalizzatore addirittura parametrico sui medi riesce a soddisfare le esigenze di tutti, dal rock al metal, dal jazz al blues, possiamo dire che l'elettronica è molto silenziosa, il suono ben definito e il volume d'uscita alto anche in passivo, ripeto potrebbe veramente essere lo strumento totale a basso costo più consigliato della storia.

Abbiamo una tastiera molto comoda per lo slap e il tapping, action favolosa che mi aiuta nei fraseggi veloci, le note sono ben definite, posso variare la profondità dei bassi in maniera invadente ma anche regolare l'elettronica per fare accordi che si avvicinano come toni alti a quelli di una chitarra baritona, posso enfatizzare i medi se non ho nell' amplificazione il subwoofer (per intenderci con un cono da 15 pollici) per cui riesco a spaziare con lo strumento in molteplici utilizzi e cambiare senza scomodare l'amplificatore i suoni dal giorno alla notte.

Questo è senz'altro tra gli strumenti fino ad ora approvati visto rapporto qualità-prezzo e la versatilità il più consigliato, aspettiamo anche di vedere tramite forum le impressioni e recensioni degli utenti.

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