Fender precision Elite 1 1983

Fender precision Elite 1983

 

 

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Nella mia visione personale il periodo dov'è la Fender ha voluto mettere i puntini sulle i riguardo la qualità della produzione, tralasciando ovviamente i fasti degli anni 60, dove gli strumenti erano realizzati per forza di cose a mano, è stato l'inizio degli anni 80 il cosiddetto Dan Smith era, un periodo di circa 3 anni dove il responsabile ricerca e sviluppo (Dan Smith appunto) stava tentando il rilancio del marchio dopo un periodo diciamo buio, la fine degli anni 70, con l'idea di arginare il pesante successo degli strumenti attivi (inventati da Leo Fender) della Music man, Stingray in particolare.

Nacque proprio per suo volere la versione attiva dello storico ed evergreen precision in due versioni Elite 1 e 2 a seconda del numero dei pick-up presenti sullo strumento rigorosamente attivi, mentre le versioni passive vennero denominate Plus (vedi prova).

Il mercato richiedeva la pre amplificazione per dare più attacco e volume ai soliti strumenti, che pur continuando ad essere molto venduti avevano l'esigenza di seguire le leggi del commercio.

In realtà sul modello Elite 1 mancano i controlli on board in quanto abbiamo solo volume e tono rispetto al rivale storico (leggi Stingray) che presentava nella basetta controlli anche il potenziometro dei bassi oltre al volume generale e al tono.

La produzione del precisione Elite 1 è stata commercializzata in due varianti, la versione standard (quella in prova) e la versione Gold Elite con l'hardware dorato mentre l' Elite 2 aveva anche una ulteriore versione con il corpo in noce (walnut) venivano comunque presentati come il top di gamma della produzione.

Parlando dello strumento possiamo dire che alcune differenze sono evidenti, condividendo il battipenna con il modello 2 la spaziatura tra volume e tono è notevole, in quanto per la prima volta il precision ha l'attacco Jack direttamente sul body (nella parte bassa), nuove manopole dedicate (che in questo in prova purtroppo mancano) e un nuovo hardware della Schaller con i tuners condivisi con il modello plus ed usati per un periodo molto breve.

Novità anche per quanto riguarda il trussrod questo è a doppia torsione (biflex).

Altro elemento distintivo è l'uso del potenziometro DBX che enfatizza un po' le tonalità medie pur non essendo un vero e proprio potenziometro dedicato, la manopola ha uno scatto centrale, in senso orario enfatizza i medio-alti al centro è il tono classico del precision standard in senso antiorario toglie dei toni alti e rende il suono più medioso con punte sulle basse frequenze marcate.

Il body è in ontano in 4 pezzi, la verniciatura fa intravedere il numero di parti di legno che lo compongono, verniciatura omogenea, non particolarmente perfetta, il ponte svetta come un diamante incastonato, le corde non sono passati dal body, ma il ponte veramente molto massiccio non ne fa sentire la nostalgia, ha le stellette di tipo mai visto prima (e neanche dopo!) e un ring ben cromato con la scritta Fender dal quale spuntano chiaramente 4 rotelle zigrinate per l'intonazione fine (praticamente inutili) che caratterizzano il ponte fissato al body tramite tre viti, da notare è l' assenza di lavorazione cnc infatti la tasca del body non è perfetta come nelle nuove produzioni in questo caso la lavorazione era ancora realizzata in parte a mano, altra novità sono i pick up in alnico ma con una copertura in plastica bianca che con la scritta Fender in rilievo li contraddistingue dalle altre produzioni precedenti, altra caratteristica di questo modello è quello di avere il copri batteria nella parte posteriore in tinta con il battipenna (in tutte le colorazioni).

Nella parte sotto abbiamo l'attacco Jack che rimane un po' immerso nel legno, proprio nato così non è difettato, battipenna a 3 strati, nella placca a 4 viti che fissa il manico al body troviamo la scritta Fender Elite con il foro per la regolazione del micro tilt brevetto di Leo Fender che aiuta nella regolazione del manico.

Per quanto riguarda il manico abbiamo il solito acero (non proprio solito in quanto occhiolinato) con skunk stripe, tastiera in questo caso in palissandro scala 34, tasti medio jumbo e uno shape come quelli di una volta, capotasto da 44mm, il retro del manico è verniciato, termina il tutto la paletta con il seriale anteriore e la scritta tv logo, nella parte posteriore troviamo le bellissime corpose meccaniche Schaller, in abbinata con il ponte, che hanno la possibilità, tramite una vite posta sopra il tulipano, di regolare anche l'intensità di sforzo della meccanica.

Abbiamo detto che i pick-up sono in alnico, passivi, il suono dello strumento è comunque abbastanza tipico ma varia di più rispetto alla versione standard è corposo, grosso, pieno di armoniche e sicuramente come volume e attacco specialmente con il plettro si fa rispettare anche dallo Stingray, il potenziometro del volume è logaritmico caratteristica tipica ormai di tutti gli strumenti, ma se piace il suono un po' morbido e asciutto della versione passiva, qui si parla di violenza gratuita e l'uscita di volume e la dinamica sono più marcate.

Se vogliamo trovare un difetto sul suono possiamo definirlo un po' pastoso per cui nelle scale veloci le note possono risultare non del tutto definite, ma è comunque una caratteristica...

È sicuramente uno strumento degno di rispetto anche perché risale ad una produzione che era considerata la Cadillac della Fender per cui sicuramente l'assemblaggio e le finiture sono di alta gamma nonostante il periodo un pò convulso che la casa si era lasciata alle spalle.

Se ve ne capita uno a tiro provatelo perché potrebbe essere veramente il suono che cercate, i prezzi sono abbastanza alti ma non come quelli delle versioni standard anche perché la diffusione dello strumento è stata più limitata, in quanto probabilmente da molti musicisti non è stato capito e apprezzato.

Lo strumento era corredato dalla sua custodia rigida e dalle chiavi di regolazione.

Consiglio per maggiori informazioni di guardarsi questo sito http://www.riverband.demon.nl/elite.html#Elite1

per le specifiche tecniche direttamente dalla casa madre: http://support.fender.com/manuals/instruments/Elite_Series_Precision_Bass_I_and_II_%281983%29_manual.pdf

 

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