Squier bullet bass sq series 1984

 

Squier precision bass bullet SQ 1983

 

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Come già detto nell'articolo dello Squier precision JV, la produzione giapponese di Fender ricalcò i modelli vintage che avevano portato al successo la casa americana, invece la replica del bullet bass di Fender presentato al Namm del gennaio dell' 80 e progettato per sostituire il musicmaster ed il Mustang bass che erano ormai fuori produzione (all'epoca).

Veniva presentato come strumento per principianti, e venduto in due versioni scala 30 e scala 34 (la solita).

Non ha avuto successo in quanto, nonostante la linea un po' più slanciata rispetto ai modelli che sostituiva, non è stato molto apprezzato dagli appassionati del marchio che vedono le novità della casa americana sempre un po' come un ribaltone dello status quo.

Questo in prova ha la scala 34, a me piace tantissimo perché è una fusione di tante cose fatte da Fender.

Il manico ricorda il Telecaster bass ha i pick-up del Mustang e ricorda come ampiezza del manico e shape il precision.

È uno strumento semplice, pensato per essere economico, niente fronzoli, niente novità, family feeling sdoganato, nessun rischio... il body è leggero probabilmente in tiglio (legno molto diffuso nelle produzioni orientali) la verniciatura è uniforme e non fa trasparire quanti pezzi di legno compongono il body, anche togliendo la mascherina battipenna non si riesce a vedere di che legno è fatto in quanto verniciato anche lo scasso, l'attacco corpo manico è perfetto, i liutai sono stati molto attenti e il battipenna è tagliato bene, in tre strati sormontato dalle manopole di volume tono i pomelli sono come quelli della Stratocaster, il pickup lo split Mustang è ancorato al battipenna.

Il ponte è il classico lamierino Fender e il manico viene ancorato al body da una anonima placca a 4 viti che reca il numero di serie, la verniciatura in generale sembra poco spessa e nel tempo si è dimostrata abbastanza delicata, il colore originario bianco ha ingiallito precocemente donando allo strumento una bella patina vintage.

Il manico è sicuramente il pezzo forte, monoblocco di acero verniciato, bello imponente come il manico di un precision sa essere, tasti jumbo, scala 34 (come già detto) regolazione del truss rod al tacco del manico, i segnatasti sono in plastica neri, skunk stripe posteriore e capotasto in plastica, anche in questo caso il tempo ha fatto il suo dovere donando alla vernice una colorazione ambrata e infine la paletta in perfetto stile precision 51 e nella parte posteriore le meccaniche di tipo aperto (economiche) che si regolano facilmente anche se nel tempo sono diventate un po' dure, (ingranaggi perfetti basta pulirle un po').

Nonostante sia stato progettato come strumento economico nei suoi oltre 30 anni di età si è dimostrato affidabile, il truss rod gira, il manico è ancora perfetto, i pick-up funzionano bene per cui non ci si può lamentare del resto il made in Japan è una garanzia e la serie JV e questa successiva sq ne hanno ampiamente dimostrato l'affidabilità.

È uno strumento non adatto a tutti i generi e sicuramente il manico un po' ingombrante diventa impegnativo nei fraseggi veloci il suono è quello del precision ha buoni alti ma rimane quello, non è versatile, per cui è super consigliato per il blues e il rock ma anche il country perché con questa veste un po' retrò potrebbe fare una bella accoppiata con un banjo.

Il suono è bello grosso, potente, asciutto anche un po' nasale tipico del precision un po' come : se non stai attento ti sfondo i coni... non dovrebbe differire sostanzialmente dal modello americano in quanto i pick-up sono anche in questo made in USA, il volume d'uscita è alto sostanzialmente, nonostante la differenza di copertura dei pick-up, rimane sempre come comportamento del tutto simile al precision dando in più la possibilità di avere un suono leggermente più morbido meno invasivo ma sicuramente ben riconoscibile i toni alti non sono molto marcati.

L'unica cosa che avrei visto comoda è la presenza di un poggiadito perché le covers del pickup sono piccole e il pollice non ha appoggio quando si suona per cui risulta un po' scomodo specialmente quando si usa la quarta corda (quella del mi).

È uno strumento non molto diffuso a mio parere però ricco di fascino soprattutto grazie alla forma della paletta, nell'insieme essendo anche abbastanza leggero e apparentemente accattivante e se suonate i generi di cui sopra veramente consigliato.

Viene fornito con un libretto di istruzioni e due brugole, la Squier stava cambiando in quanto la produzione da lì a poco viene trasferita in Corea e i risparmi si cominciavano già a sentire con questo modello, che però, se trovate a buon prezzo, è comunque un buon prodotto.

 

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