Hofner b bass ignition series

 

 

Hofner B bass ignition series

 http://www.hofner.com/violin_bass_history

 

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Nella storia della musica un posto d'onore è sicuramente dedicato anche ai Beatles, questo in prova è la riedizione cinese del basso che Paul ha imbracciato nella maggior parte dei pezzi registrati con i Fab Four e sicuramente è diventato insieme al musicista un cult nel panorama mondiale degli strumenti musicali.

Facilmente riconoscibile per la sua linea inconfondibile e ultra copiato e imitato, si distingue da tutta la produzione di solid body perché la cassa è vuota e la forma di violino lo identifica immediatamente, in realtà all'epoca altre marche di strumenti musicali tra cui la nostra Eko presentano strumenti molto somiglianti, ma la hofner era sicuramente stata la prima ad avere sviluppato il progetto e soprattutto grazie a Sir Paul McCartney averlo reso estremamente popolare.

Stiamo però parlando di una copia tuttora in commercio e prodotta in Cina, scala corta 30.3 il body al contrario di altri modelli all'epoca non presenta la aperture a F tipiche degli strumenti semi acustici, ma l'interno e comunque cavo, si rifà come copia ad uno dei bassi usati da Paul uno dei diversi modelli sempre hofner che il baronetto ha usato, forse il più attuale in quanto sfrutta l'aspetto vintage ma è comunque fruibile anche nella musica moderna (solo certi tipi di musica ovviamente).

Top del body in abete rosso in pezzo unico, retro cassa in acero fiammato in due pezzi, doppio binding sia nella parte superiore della cassa che in quella inferiore, ed anche intorno alll' innesto del manico, il binding è ben realizzato e la verniciatura del body è uniforme e ben fatta, nel top troviamo sovrapposto il battipenna sollevato per mezzo di un inserto a L in metallo cromato, in tre strati uguale alla placchetta che contiene i controlli di volume e variatori di suono.

Ponte mobile in palissandro con regolazione dell'altezza tramite due rotelle zigrinate, rinforzo in ottone dove passano le corde, tendi corde in metallo cromato ancorato alla fascia anteriore del body, devo dire che a livello generale le finiture, nonostante l'apparenza un po' plasticosa, sono ben curate, i due humbuckers completano la disposizione sul top in posizione ponte manico ben distinta, esiste la versione Cavern  (la prima serie usata da Paul) identica ma che presenta i due humbuckers in posizione manico distanziati da pochi millimetri, a mio parere credo che il suono cambi poco se volete fare l' acquisto vi consiglierei questo.

Il manico è in acero in pezzo unico inserito al body fino al 16° tasto ed incollato, un tipo di costruzione usato specialmente negli strumenti semi acustici, regolazione del truss rod alla paletta (ovviamente) sotto il coperchio in plastica con l'identificazione del modello, tastiera in palissandro con dots in plastica bianca dots anche a lato della tastiera, capotasto in plastica, paletta verniciata che reca il marchio scritto in finitura abalone, tacco del manico con finitura in plastica madreperlata molto vintage style 22 tasti e come già detto scala ridotta a 30.3.

Le meccaniche sono piccole, semplici e aperte in posizione 2 + 2 con stelo in metallo cromato e presa in plastica che ricorda la madreperla.

È strano questo strumento è un condensato di un sacco di cose atipiche, si rimane un po' sconcertati la prima volta che lo si usa, comandi non convenzionali, scala corta, ponte mobile, peso piuma (2,1 kg), body a spigolo vivo poco ergonomico, con un suono che si distacca da tutti gli altri strumenti che ho provato fino ad ora, è tutto diverso ed ha condizionato così tanto la musica degli anni 60 e 70, incredibile.

Il suono è definito, strano, sembra di stare chiusi in una scatola, ovattato, però è anche versatile anche se le regolazioni non si capiscono immediatamente, infatti per utilizzarle bisogna fare un mix tra i due pick-up altrimenti diventano quasi impercettibili, nonostante le dimensioni il volume d'uscita è molto alto, troviamo i due volumi uno per ogni pickup, è tra i due tre controlli quello dei bassi quello degli alti e un controllo che permette di dare un certo boost al volume ed alla presenza chiamato solo contrapposto al rithm, la basetta sembra tagliata in maniera un pò approssimativa, la componentistica elettronica è da basso economico, ho visto comunque di peggio, onestamente avrei preferito le regolazioni progettate in maniera diversa ma questo è uno strumento unico per cui evidentemente si distingue anche qui.

Lo strumento da spento al contrario di quello che uno potrebbe immaginare non suona più degli altri solid-body non è comodo da usare da seduti non ti ci puoi appoggiare, l' action è abbastanza buona i tasti sono posati bene, la scala corta crea qualche problema nella seconda ottava a chi ha le mani abituate a percorrere tastiere 34 in quanto con la mano si coprono 7 tasti, inoltre a me ha dato l'impressione avendo il corpo cavo di essere particolarmente delicato, non è come gli altri...

Per finire a chi consiglierei questo strumento?

Alle cover band dei Beatles, a chi ha problemi di schiena, a chi ha le mani piccole e a chi per forza si deve distinguere dalle sonorità sdoganate degli ultimi vent'anni, oppure a chi fa generi particolari che richiedono l'uso di un accompagnamento ovattato e rimbombante specialmente se usato con corde lisce, sicuramente non è un basso da prezzo impegnativo, se vi serve non vi svenate di certo...

 

 

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