Fender american zone bass

 

Fender american zone bass

 

 

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Si parla sempre di Fender tenendo d'occhio da una parte il mercato dall'altra la storia tanto che da ormai vent'anni, nonostante realizzazioni ben progettate ed eseguite di prodotti nuovi, non riesce mai ad andare più in là delle serie che riprendono vecchie glorie del passato.

L'innovazione è stata tentata a più riprese a partire dagli anni 80, ma non c'è stato nulla da fare, i fenderisti sono ultra abitudinari e puristi per cui qualsiasi novità è sempre vista con sospetto.

Parliamo di uno strumento che ha visto la luce all'inizio degli anni zero l'ideatore del progetto, nella figura del responsabile ricerca e sviluppo, aveva in mente di consegnare alla storia un nuovo strumento che fosse il trampolino di lancio per lo svecchiamento dei modelli tradizionali per questo motivo elettronica e pick-up sono stati progettati ex novo e abbinati ad una liuteria di quelle mai viste prima in azienda.

Nuovo pick-up hum cancelling, elettronica dedicata attiva alimentatore con 2 batterie da 9 volt e regolazioni con alti medi e bassi con taglio di frequenza o guadagno (se proprio vogliamo dirla tutta gli humbuckers sono hum cancelling ma le vecchie volpi in Fender non si fanno sfuggire la definizione tanto per buttare li qualcosa in più).

Analizzando il body si vede che i liutai di casa Fender si sono veramente impegnati (rispetto al solito) per proporre un prodotto innovativo ed esteticamente ricercato, in questo esemplare abbiamo un sandwich di più legni, in dettaglio acero figurato per top e retro (due pezzi), parte centrale in ontano (per dare leggerezza al tutto) e una finitura di binding in noce per dare lustro e ricercatezza, lavorazione eseguita alla perfezione, si vede che ci sono state una grande attenzione e cura per ottenere questo risultato, verniciatura laccata.

Il progetto ha previsto questa finitura di legni ed anche la versione in noce per back e top con la parte centrale in mogano e le due strisce di binding in acero, sinceramente a me piace più questa.

A dirla tutta ne esiste anche una versione più economica fatta in Messico, più diffusa e profondamente diversa.

Sul top troviamo disposti i due humbuckers a saponetta ceramici non proprio consoni per Fender, anche la posizione non è solita a fanno capolino i controlli per l'elettronica schierati in posizione comoda ed anche semplici da usare, troviamo con pomelli più grossi sopra il volume e sotto il pan pot dei pick-up poi in fila partono i controlli di alti, medi e bassi, c'è la possibilità di tagliare le frequenze o di enfatizzarle, tutti i controlli a parte il volume hanno uno scatto centrale.

Il top presenta il solito lamierino Fender come ponte in questo caso dorato dove troviamo la regolazione dell' intercorda e la possibilità di avere le corde passanti thru body, manca il battipenna per dare risalto alla bella scelta dei legni di finitura, la forma del body non è convenzionale anche se ricorda molto quella classica, nel retro manca la placca, si fissa al manico tramite 4 viti, situazione che non sempre ha dato risultati eccellenti in quanto il disallineamento delle viti ha portato ad un leggero gioco del manico (nel tempo e comunque facilmente risolvibile da un liutaio).

Troviamo sempre nel retro i due scassi per elettronica e alloggiamento batteria, con cover in plastica, molta elettronica e un sacco di cavi all'interno del vano non proprio ordinati.

Il manico ricalca la versione American deluxe, scala 34, con due tasti in più rispetto al normale, shape molto confortevole con profilo a C è realizzato in maniera curata, dots in abalone tasti medium-jumbo, manca la skunk stripe e l'acero è in un pezzo unico satinato, regolazione truss rod alla base del manico, capotasto in plastica da 38 mm intercorda da 19 mm regolabile dal ponte, all' interno del manico troviamo i rinforzi in grafite a protezione/supporto del truss rod.

Come meccaniche Fender si è rivolta a Schaller, sono dorate e sono la versione ultra light con protezione della ghiera colorata in nero.

Il suono risulta pieno, medioso, molto compresso, l'intervento del preamp non è invadente, ma se vi piace il suono dato dai toni alti aperti dovete tenere a zero gli altri guadagni altrimenti si sentono poco le frequenze alte, suono moderno, ben modulabile, molto versatile anche se a dirla tutta non è molto personale e non ricorda i soliti Fender in circolazione.

Lo zone del resto ha due humbuckers dedicati che non ci sono in nessun altro strumento di casa Fender per cui il progetto doveva per forza creare qualcosa di personalizzato per questo modello.

È uno strumento adatto un po' per tutti i generi e grazie ad un ottima tastiera riesce anche ad essere idoneo per i passaggi molto veloci, buono anche per lo slap.

In giro ce ne sono pochissimi e mantengono una quotazione abbastanza alta, se vi piace avere tra le mani uno strumento particolare e raro siete sul prodotto giusto, il logo Fender sulla paletta dorato fa risaltare la genealogia del prodotto anche se sembra che la scritta zone sia stata fatta a mano da Zorro in persona (potevano impegnarsi un po' di più con la grafica).

Viene fornito con una custodia dedicata in similpelle color marrone scuro, chiave di regolazione truss rod e brugole per le sellette.

Si ringrazia il negozio Scolopendra musica per la prova.

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