Fender jaguar modern player

 

 

Fender jaguar modern player

 

 

IMG_0665.JPGIMG_0666.JPGIMG_0668.JPGIMG_0669.JPGIMG_0670.JPGIMG_0671.JPGIMG_0672.JPGIMG_0673.JPGIMG_0674.JPG

 

Nell'ambito della vasta produzione Fender, negli anni passati a listino si trovava la serie modern player che offriva una produzione marcata Fender ma realizzata in Cina che riproponeva i leoni della casa, il jazz bass rivisitato, una vasta gamma di chitarre con sembianze classiche ma anche queste riviste solitamente come configurazioni pick-up ed elettronica, il telecaster bass anche questo attualizzato ed il famoso Jaguar bass che in questa versione è stato come vedremo in seguito alleggerito di tutte le diavolerie elettroniche che invece i cugini americani e giapponesi hanno ancora.

Lo stile è inconfondibile, imitatissimo, strumento riconoscibile a colpo d'occhio che da sempre è però rimasto un prodotto di nicchia, sia per la complessità dell'elettronica, sia per il costo dello strumento e anche per la poca reperibilità sul mercato, sia del nuovo che dell'usato, al momento la fa da padrone la linea Squier che propone a prezzi contenuti due versioni dello stesso modello (scala 34 e scala 30), attive, realizzati in Cina con elettronica semplificata rispetto al modello originale.

Partiamo dalla descrizione del body, 3 pezzi di koto ben verniciati e con un buon spessore di lacca, lo shape è tipico della linea affusolata del Jaguar con angoli smussati e tastiera bene fruibile nella seconda ottava.

La configurazione pickup è P/J split precision al manico e jazz al ponte in posizione classica dell' hot rod usata anche dal precision special (e vari altri precision), battipenna a tre strati (wbw), classica placca in metallo cromato che contiene i controlli volume, volume, tono generale e ingresso jack con manopole di regolazione cromate (in realtà di serie ci sono quelle in plastica nera), il ponte cromato (non troppo) ha corpose sellette in ottone e risulta un po' più massiccio del classico lamierino Fender.

Nel retro body si denota una finitura di colore non impeccabile ma accettabile visto il costo dello strumento che rimane comunque di fascia economica e che si fregia di un blasone non proprio da ultimo arrivato visibile anche sulla placca che fissa il manico al body, anche qui la cromatura è evidentemente più scadente di quella della serie più costose, ma ci sta.

Il punto di forza di questo strumento è sicuramente il manico, acero in pezzo unico verniciato fronte e retro con un colore ambrato per ricordare i modelli vintage, 20 tasti jumbo, block neri per la posizione, e dots sulla parte superiore di riferimento, capotasto da 38 mm in plastica, scala 34, forma a C classica, Skunk stripe in noce nella parte posteriore, regolazione del truss rod sulla paletta, spaghetti logo Fender, ottimamente testato, se devo fare un appunto in base al mio gusto la forma a C è un po' troppo pronunciata, risulta un po' cicciotto, comunque un gran bel manico, le meccaniche sono le classiche aperte (come i classic vibe).

Smontando la placca cromata dell'elettronica abbiamo una piacevole sorpresa, che già sospettavo visto la totale assenza di rumori di fondo, tutti i potenziometri sono CTS americani ed anche il condensatore quello dello standard americano, parlando con il proprietario del basso però scopro che in realtà è stata cambiata tutta l' elettronica in quanto quella di serie era minimalista diciamo), comunque questa upgradata va molto bene.

Lo strumento è abbastanza confortevole, ben bilanciato, ma il peso è importante circa 4,7 kg per cui dotatevi di una tracolla bella larga per distribuire lo sforzo sulla spalla.

Per quanto riguarda il suono, onestamente non ha nulla da invidiare alla produzione più alta, gran volume, buona definizione, buon sustain, il tono viene fuori bene anche se i potenziometri logaritmici aprono veramente molto tardi, si riesce a dosare bene il tono che non è invadente e la miscelazione dei due pickup lascia veramente spazio a una innumerevole varietà di suoni per cui rende lo strumento molto versatile, abbiamo il suono del precision veramente molto bello e aperto e una buona definizione da jazz al ponte, considerando che rispetto alla versione americana o Japan è passivo e l'elettronica è stata semplificata suona comunque molto bene ed essendo semplice nella regolazione diventa nonostante tutto molto più immediato e fruibile delle versioni standard.

Ottimo per il rock, blues, slap grazie al bel manico, buono per i fraseggi non troppo veloci perché se sì suda il manico verniciato lega un po'.

È uno strumento onesto, accattivante nel look, bel suono e finitura buona, non sembra un prodotto povero, tra l'altro se si toglie il battipenna diventa molto aggressivo (tutto nero), la scritta Fender sulla paletta aiuta anche i più insicuri, se vi capita a tiro provatelo potrebbe essere una sorpresa, se soffrite di mal di schiena però evitatelo...

Tra l'altro è un po' più originale del solito jazz o precision che hanno tutti.

Curiosità: non cercatelo di altri colori, esiste solo nero. Altra cosa da tenere presente è il fatto di essere facilmente customizzabile, visto che le misure dei pickup sono standard ed il circuito è molto semplice.

 

20161023_191652_resized.jpgFender-Modern-Player-Series.jpgIMG_0675.JPGIMG_0676.JPGIMG_0677.JPGIMG_0678.JPGIMG_0680.JPGIMG_0681.JPGIMG_0682.JPG

 

SEGUICI SU:
facebook instagram youtube twitter