Ibanez sr 1000 ebg ntf prestige limited edition

 

 

 

IBANEZ SR 1000 EBG NTF Prestige

 

 

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In natura si chiamerebbe evoluzione della specie infatti da 30 anni questa serie di bassi della Ibanez viene commercializzata con grande successo di critica e di vendite, che trovano soprattutto nella suonabilità un punto di forza eccezionale.

La serie soundgear (SR) si è presentata alla metà degli anni 80 con un progetto che ha spiazzato un po' tutti, linea esteticamente accattivante e moderna, peso contenuto il manico che è sottile e velocissimo, elettronica attiva, componentistica di qualità già sui modelli di fascia media e soprattutto un prezzo calmierato in rapporto a quello che lo strumento offre.

In prova questa volta un modello della serie Prestige la top di gamma che all' epoca veniva però realizzato in Corea, in maniera veramente magistrale, in particolare parliamo dell' SR 1000 in questa finitura limited edition denominata EBG NTF.

Personalmente ho suonato un sdgr 800 per quasi 13 anni ed all'epoca, nonostante i membri della band la menassero con marche americane non ho mai sentito il bisogno di sostituirlo in quanto, grazie ad una buona amplificazione riuscivo comunque ad avere un suono udibile, nonostante si trattasse di un modello di fascia intermedia.

   Partiamo dalla descrizione del body, trattasi di strumento neck through quindi con il manico che passa attraverso il corpo composto da un top in legno di bubinga di oltre un centimetro e un body vero e proprio in mogano, spessore totale 36 mm circa, il body si presenta leggermente convesso e ricorda in questo il Warwick thumb, questa probabilmente è la prima finezza individuata a colpo d'occhio, poi troviamo un ponte mono rail adottato in primis da Ibanez sulla serie BTB, guardato sempre in maniera un po' sospettosa da tutte le major che non lo hanno praticamente mai utilizzato anche se in effetti i vantaggi di tale monorotaia sono sempre stati decantati da numerosi utilizzatori ed endorsers, in questo caso sono annegati nella parte centrale del body quella dove nasce il manico.

Abbiamo poi in posizione abbastanza classica i due pick-up della Bartolini serie custom (americani),  passivi a tutt'oggi montati sulla serie prestige, elettronica evoluta con preamplificatore attivo vari-mid III e controlli on board si può aggiungere e togliere alti medi e bassi e addirittura nei medi c'è anche un potenziometro per poterli utilizzare in maniera ancora più accurata, comandi chiari creati per suonare un po' tutti i generi, nel retro troviamo la slot della pila (da 9 volt) velocissima da aprire e il vano dell'elettronica Bartolini.

I comandi sono tutti in plastica ma internamente hanno il supporto direttamente a contatto con l'alberino del potenziometro in ottone, da dire è che se non sono ben regolati, essendo comandi doppi, quando ne giri 1 girano tutti e due ma basta tenere lo strumento ben settato che non ci sono problemi.

Il legno di bubinga del top è veramente bellissimo e da allo strumento una impressione di gran lusso e di liuteria ricercata (come in effetti è)... Il manico è composto da 5 strati di acero e bubinga e fa un tutt'uno con il corpo, tastiera in palissandro, scala 34,24 tasti con segnatasti praticamente invisibili a forma di rombo (potevano fare di meglio) sia sulla tastiera che sul fianco, manico eccezionale probabilmente uno dei più comodi in assoluto (ok che va a gusto), risulta scorrevole, sottile, veloce, ben realizzato, non si interviene quasi mai sul truss rod, ha due ottave, consente action veramente rasoterra e le mantiene nel tempo senza troppi problemi anche nella seconda ottava, veramente un sogno indicato anche per chi ha le mani piccole e per chi è alle prime armi.

Capotasto in tusq della graphtech nero, da 38 mm (come il jazz bass) paletta che riprende la tonalità del body con l'impiallacciatura in bubinga, meccaniche Gotoh dorate di ottima qualità, il truss rod è coperto da una placchetta sulla paletta A 3 viti che reca la scritta Prestige.

Il filmato seguente mostra la demo di un sr1000 standard, non in limited edition ma del tutto simile a quello in prova.

Che dire, l'insieme è esaltante, adatto a suonare quasi tutto, comodissimo, economico grazie al fatto che veniva realizzato in Corea non costava neanche troppo da nuovo, allora perché non lo hanno comprato tutti?

Probabilmente perché il suono è bello e versatile ma non troppo personale (che potrebbe essere un vantaggio), probabilmente perché l'Ibanez non è una marca di moda come Fender e Gibson il marketing e la pubblicità sui palchi come endorsement fanno (anche se non è vero) il suono, a mio parere questo strumento ha qualche piccolo difetto, ma trovarne uno sulla suonabilità e sull'utilizzo è veramente molto difficile, poi de gustibus, nel senso che il mio modo di vedere le cose è diverso da quello di altri.

Se devo dire la verità il suono è portentoso, si può regolare al 100% tutta la gamma di frequenza, ha un volume di uscita piuttosto alto in quanto attivo, non è molto difficile da capire, a un elettronica veramente molto silenziosa, i legni usati per comporre lo strumento donano anche un carattere abbastanza personalizzato, la costruzione neck through body è pensata per agevolare il sustain.

Per quanto riguarda la versatilità come detto in precedenza è notevole, puoi veramente suonare di tutto dal jazz al blues al rock al metal a… tutto, forse non è indicato per la musica acustica e per il country perché il preamp spinge parecchio, lo slap si esegue in maniera eccellente come del resto tutte le tecniche moderne sono molto agevolate dalla scorrevolezza dell'ottimo manico.

Gli manca un po' di personalità a livello estetico, tutta quella serie di sigle che ci mettono EBG, NTF, Prestige confonde gli acquirenti, se si può chiamare difetto, lo sportellino dell'elettronica aderisce talmente bene al body che si fa fatica ad aprirlo, le dorature delle meccaniche e del ponte mono rail potrebbero essere più resistenti, infine proprio per voler trovare cose che secondo me erano migliorabili, i segnatasti non sono visibili al buio le e l'intarsio dell’ ottava non c'entra niente e non richiama niente in giro per lo strumento, per quanto riguarda il resto sì conferma veramente un prodotto eccellente.

Viene fornito con una bellissima custodia rigida dedicata molto robusta anche se un po' ingombrante, dotata di cassettino interno e di vano multiuso.

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