Ibanez sr 890

 

 

 

Ibanez SR 890

 

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Quando si parla di Ibanez (del colosso Ibanez) valutiamo una ricerca cominciata in Giappone negli anni 70, dapprima con le repliche di strumenti famosi americani e in un secondo momento a partire dalla fine degli anni 70 lo sviluppo di modelli originali e di ottima fattura, su tutte spicca la serie musician che a tutt'oggi è molto ricercata e che è stata suonata da una moltitudine di musicisti in maniera trasversale dal jazz all' hard rock.

Nel corso degli anni hanno presentato tantissime novità sia entry level che prestigiose coprendo l'intera gamma di utenza di musicisti e appassionati alcune veramente azzeccate come la serie SR che nel 2016 ha festeggiato i 30 anni.

Una linea moderna, filante, leggera, non originalissima ma identificabile a colpo d'occhio grazie anche al manico ed alla paletta molto snelli e slanciati, già dalla presentazione aveva raccolto una moltitudine di impressioni e commenti positivi poi confermati anche nelle vendite.

Abbiamo un body molto sottile ed ergonomico che si imbraccia perfettamente ed è molto maneggevole, l'insieme è armonico, perfettamente realizzato sia come verniciatura che come assemblaggi (la qualità Japan si vede e si sente), molto gestibile realizzato in due o tre pezzi, probabilmente in tiglio, ci sono notizie contrastanti sulla varietà di legni, ma dal peso e dalla realizzazione orientale, dove il tiglio è molto molto usato, probabilmente si tratta proprio di questo tipo di essenza, la configurazione dei pick-up (attivi) è PJ e si tratta della serie AFR (active full range) che è giapponese, nei top di gamma della serie SR troviamo anche pickup realizzati dalla Ibanez USA, estremamente silenziosi e performanti grazie anche al preamplificatore attivo anche se devo dire la verità non del tutto riconoscibili come suono, sono diciamo tondi, vanno bene un po' per tutto, ma non sono particolarmente originali nelle sonorità, placca in plastica per coprire il vano elettronica, dove è contenuta anche la pila.

Il ponte accucast B IV in ottone massiccio verniciato nero (c'era anche la versione con ponte gotoh più bello esteticamente ma più complicato nella regolazione), quattro manopole di cui due coassiali per la regolazione del volume dei pick-up e della gamma di frequenze dell'equalizzazione attiva data dal sistema chiamato vari-mid III che tutto oggi equipaggia alcuni modelli di strumenti della Ibanez.

È un basso che non sente il peso degli anni e la linea è ancora attuale ed anche il suono dice ancora la sua. La realizzazione degli scassi per i pick-up e del tacco del manico, insieme a tutti gli assemblaggi è rimasta perfetta per quasi 25 anni, manico mai smontato, mai regolato il truss rod, mai avuto problemi di action e di movimenti vari, neanche dopo il cambio corde.

Il manico è inserito nel corpo in profondità e assicurato con 4 viti poste in maniera non convenzionale, fatto in 3 pezzi di acero è completamente verniciato di nero lucido come il body anche nella paletta, ha la tastiera in palissandro a due ottave, 24 tasti medium jumbo, i dots sono in simil madreperla, meccaniche 2 + 2 della gotoh di ottima qualità, tengono benissimo l'accordatura e sono regolabili anche nell'intensità.

Il manico è portentoso degno compare di un body così filante, bilanciato, raggiungibile in tutta la seconda ottava, consente action rasoterra e non da problemi di note morte, esecuzione semplificata anche per chi ha mani piccole grazie al profilo ridotto ed alla larghezza del capotasto (in plastica) 38mm. come il Fender jazz RE 75.

Ottimo per lo slap e tutti i generi moderni, ma anche per il blues, rock, hard rock, metal è un basso molto trasversale grazie al pre che consente regolazioni veramente numerose combinando i vari potenziometri e selezionando i pick-up (attivi), lo strumento è amplificato da una pila a 9 volt se questa è scarica il suono esce lo stesso ma il pre non funziona più ed il volume cala di molto.

Questo in prova è il modello SR 890 uno dei difetti della produzione Ibanez a mio parere è che questo cavolo di giapponesi mettono sempre sigle e numeri che comportano definizioni anonime degli strumenti e che mettono a disagio i musicisti nella scelta del modello (800 - 900 - 1005 - 900le ecc.), bisogna informarsi e guardare bene il modello per non prendere delle fregature anche perché la stessa linea è utilizzata anche in strumenti da 150 euro (nuovi).

Se devo trovare dei difetti allo strumento posso parlare del manico verniciato lucido nella parte posteriore, in caso di mani sudate la verniciatura lega un po' e non facilita i movimenti, altro diciamo difettino è il fatto che la batteria da 9 V è inserita nella contenitore dell'elettronica per cui per sostituirla bisogna svitare 4 viti cosa non agevole se dovesse capitare in sala prove oppure addirittura in concerto nelle serie successive hanno risolto il problema mettendo un piccolo slot dedicato alla batteria facilmente raggiungibile e apribile senza bisogno del cacciavite.

Se dovessi trovare altri difetti dovrei prendere in considerazione i pregi, manico sottile, non a tutti piace, sonorità versatile ma un po' anonima è un basso da "lavoratore", non hai bisogno di uno strumento particolarmente riconoscibile, comodo, leggero (3,9 kg) ed addirittura da usato molto economico come rapporto qualità-prezzo, questo basso fa per te...

Il suono è comunque deciso, volume da vendere, regolazioni un po' invadenti se si aggiunge troppo e scarne se si taglia troppo, lasciato in flat, secondo me, va parecchio bene e bisogna aggiungere o togliere con il contagocce perché un pelo in più potrebbe già snaturare il suono.

In conclusione se siete gli alfieri del motto "tanta resa poca spesa" pensate ad andare a provarne uno, dal 1999 in poi la produzione è passata dapprima in Corea, poi in Indonesia, ora solo la versioni Prestige della Ibanez SR è prodotta in Giappone, la differenza c'è specialmente per quanto riguarda ponte e meccaniche ed anche l'assemblaggio è veramente più accurato, non veniva fornita la custodia per gli smanettoni l'ingombro dei pick-up è identico al PJ Fender per cui lo strumento si presta facilmente ad essere customizzato per ottenere sonorità più personali.

 

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