Warwick Corvette $$

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http://www.warwickbass.com/en/Warwick---Products--Instruments--Customshop---Masterbuilt--Basic-Bass-Models--Corvette--Corvette-DB--Corvette-DB-4-String--Corvette-DB---16-3160--4-string--Pictures.html

I tedeschi si sa stanno un po' antipatici perché hanno sempre l'aria da primi della classe, in effetti la loro preparazione, il loro impegno e soprattutto il costante investimento in ricerca e sviluppo li porta veramente ad essere spesso al di sopra della media, nonostante i numeri importanti che continuano a fare come vendite.
Sinceramente a me i bassi Warwick piacciono parecchio e ne ho provati e avuti diversi, mi attraggono perché mischiano una forte personalità con una pulizia di realizzazione che denota una attenta progettazione.
Questa volta sotto esame passa un basso un po' particolare, forse il più versatile di tutta la produzione Warwick in quanto presenta, oltre all'elettronica attiva anche la possibilità di regolare in maniera molto ampia i due humbucker in stile Music Man, permettendo così di cambiare la sonorità dello strumento in diverse configurazioni.
Il basso si presenta con una linea già sdoganata, il Corvette infatti è in produzione dal 1992 e casa Warwick ha avuto molte soddisfazioni da questo modello che probabilmente è il più diffuso, specialmente quello standard, in quanto è stato il primo bolt-on della casa tedesca cioè con il manico avvitato.
Il duble buck$$ nasce nel 2005 e viene presentato sia come versione economica, appunto con il manico avvitato, che come top di gamma neck through body.
Una volta acquistato il basso la prima cosa che lascia piacevolmente colpiti è il tool kit che la casa tedesca mette a disposizione dei clienti, infatti assieme al basso, viene dato un astuccio che accoglie due brugole, la chiave per la regolazione del truss rod, una confezione di lemon oil per trattare la tastiera, un panno morbido per la pulizia, una tasca per riporre le corde di ricambio e un manuale d'istruzioni in tutte le lingue che spiega le caratteristiche dei vari modelli Warwick e di come tenerli sempre in perfetto stato (vedi foto).
Imbracciando lo strumento si nota immediatamente che, nonostante sia il primo proprietario, il setup è già perfetto e non c'è niente da fare, il basso e ben bilanciato l'uso di legni particolari ne fa risaltare sempre l'estetica che colpisce anche per i due grossi humbucker in stile music man che riempiono buona parte del body.

Il manico è una giusta via di mezzo tra il super sottile e il grosso, action ottima e anche il pollice della mano destra trova il suo comodo alloggiamento tra le viti superiori dei due humbucker, nel retro è satinato e consente di andare abbastanza in velocità, la tastiera è veramente perfetta, un ottimo lavoro. Da acceso si ha l'ennesima conferma che siamo di fronte ad un gran prodotto, il suono è nitido, potente sia in attivo che passivo, ottima timbrica equalizzazione impeccabile e gli switch consentono (ognuno ha tre posizioni) veramente una gamma di suoni notevole con dei bassi che fanno tremare i muri.
Rispetto al thumb il suono risulta un po' meno cattivo e personale, ma è talmente variabile nelle regolazioni che non se ne sente affatto la mancanza. Del resto, sempre rispetto al thumb, il peso è più contenuto ed è più bilanciato oltre che molto meno costoso e forse, essendo un po' più ingombrante uno se lo sente comunque bene addosso, anche lo shape del body, in questo caso perfettamente piatto, è più familiare e sicuramente ha consentito a Warwick di risparmiare parecchio.
Il basso in questione è made in Germany, credo che ora questo modello sia ora disponibile solo neck trought body a costi molto più elevati, il modello in prova costava intorno ai 1.000 euro nel 2008, l'utilizzo di materie prime è di ottima qualità, frassino leggero per il body con finitura ad olio, ovangkol per il manico, mentre la tastiera è in wengè, le meccaniche e il ponte in due pezzi tipici Warwick sono le solite, ma sono l' elettronica e i pick up MEC (tedeschi) a fare la differenza.
Siamo davanti ad un suono veramente indicato per tutti i generi, lo slap viene esaltato dall'essenza dei legni, così come il suono a plettro, la mano, comoda con l'appoggio del pollice, riesce a trovare sonorità differenti pizzicando le corde in diverse posizioni, veramente un ottimo strumento con un rapporto qualità prezzo veramente notevole, la tastiera in scala 34 pollici (lunga) non è velocissima e senza riferimenti, i tasti 24 in ottone e bronzo tipici della Marca, sono veramente ben posizionati e sono dei jumbo.
La paletta termina con la solita W in abalone incastonato su una finitura color grafite che la inquadra nel solito family feeling, il capotasto è il just a nut 3 che consente regolazioni in altezza delle corde per il settaggio dello strumento.
Se vi capita di trovare qualcuno che vuole vendere questo strumento in prova, detto in tutta onestà, compratelo, ha un rapporto qualità prezzo veramente eccezionale, puoi suonare di tutto, è ben costruito ed ha una tenuta del valore nel tempo sicuramente buona, attenzione ai due switch, come potete vedere dalla spiegazione nelle foto, sono quelli che fanno la differenza, infatti esistono modelli di corvette rockbass che sono molto simili ma in realtà totalmente differenti sia per l'elettronica che per le finiture, oltre che costruiti in Cina.

 

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